04/09/2014 - Pagine Nascoste
PAROLE POVERE
2014_09_04_PN2100
Evento ripetuto di Francesca Archibugi
Italia, 2013, 55 minuti
L'incontro tra gli occhi di una regista e le parole, tutt'altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l'ascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre? Le radici friulane e le testimonianze divertite degli amici, i luoghi e i ricordi, l'ombra scura del 1976 e il profilo verde delle montagne. La sedia a rotelle che spezza la libertà di un sedicenne e disegna la libertà di un uomo. Di un poeta. Di un guerriero mite che abita «fra l'ultima parola detta e la prima nuova da dire».
Italia, 2013, 55 minuti
L'incontro tra gli occhi di una regista e le parole, tutt'altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l'ascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre? Le radici friulane e le testimonianze divertite degli amici, i luoghi e i ricordi, l'ombra scura del 1976 e il profilo verde delle montagne. La sedia a rotelle che spezza la libertà di un sedicenne e disegna la libertà di un uomo. Di un poeta. Di un guerriero mite che abita «fra l'ultima parola detta e la prima nuova da dire».
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