05/09/2014 - Il ritorno dell'eroe
IL RITORNO DELL'EROE. I personaggi che ci hanno ispirato e quelli che costruiamo
2014_09_05_085
Due eroine lontane oltre mille anni l'una dall'altra animano il primo incontro di Il ritorno dell'eroe. Michela Murgia ha scelto Morgana, la fata della mitologia celtica resa universalmente celebre dai romanzi del ciclo arturiano; Chiara Valerio Lady Oscar, la giovane comandante della Guardia Reale protagonista del manga di Riyoko Ikeda, da cui è stata tratta anche una popolarissima serie di cartoni animati.
Avremo sempre bisogno di eroi? Solitamente è l'incontro con un personaggio che fa nascere in noi l'amore per la lettura: le sue avventure ci appassionano perché riconosciamo in esse le vite che vorremmo vivere. Negli incontri di Il ritorno dell'eroe, coordinati da Stefano Jossa (Un paese senza eroi), sei scrittori si confrontano sugli eroi e le eroine che li hanno conquistati alla letteratura, e che li influenzano, ancora oggi, nella costruzione delle proprie storie.
L'evento 085 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto nel Cortile dell'Archivio di Stato.
L'evento 085 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto nel Cortile dell'Archivio di Stato.
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Si è svolto al teatro Ariston il primo incontro della serie "Il ritorno dell'eroe", con due invitate d'eccezione: Michela Murgia e Chiara Valerio. Il punto di partenza di questi incontri è il libro di Stefano Jossa "Un paese senza eroi", ma anche, come afferma lo stesso Jossa, l'urgenza di riflettere sul tema dell'eroe, parola di cui oggi si fa largo uso, forse troppo: a quanto pare, questo lemma e i suoi derivati ricorrono tra le sei e le dieci volte al giorno sui giornali. Ma tra personaggi storici, politici, persone comuni e addirittura atleti, si rischia di perdere il vero significato della parola, oltre che il contatto con la realtà e l'umanità. «Un po' come Superman, che pensa a 'giustizia, verità e stile di vita americano' persino in presenza dell'amata Lois Lane», scherza Jossa concludendo la sua introduzione al tema. Ma Murgia e Valerio non hanno scelto degli eroi perfetti o scontati. In effetti, non hanno neppure scelto degli eroi, bensì delle eroine! Chiara Valerio ci parla di Lady Oscar, sua eroina da quando era piccola, che ha poi riscoperto da grande leggendo anche il manga da cui è tratto il famoso cartone, e ne dipinge un ritratto inedito, di personaggio che non finge di essere quello che non è, bensì è esattamente quello che appare, salvo poi farsi trasportare da desideri e promesse di qualcosa di irrealizzabile. Quasi come una 'persona', come la Valerio definisce per un attimo Oscar; piccolo lapsus indicativo dell'impatto che hanno spesso sul nostro immaginario alcuni personaggi. Michela Murgia ha scelto invece Morgana; non la Morgana del ciclo arturiano classico, bensì quella del suggestivo romanzo "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley. Praticamente opposta alla bionda, alta Lady Oscar dagli occhi azzurri, questa donna piccola, mora e scura di carnagione è un eroe del margine, un personaggio affascinante, a suo modo sovversivo, che non agisce mai in modo rivoluzionario, ma che pure ribalta il ruolo femminile nel racconto epico, diventando protagonista attiva e quasi motore primo della leggenda di Re Artù. Morgana rappresenta la drammaticità dell'eroismo, e il suo messaggio, secondo la Murgia, è che quello che fai ha senso a prescindere dal successo finale, «cosa che, se impari a 14 anni, nelle difficoltà un po' ti aiuta». Entrambe le autrici hanno pienamente raggiunto l'obiettivo di questa serie di eventi: rompere l'idea statica e monolitica che spesso abbiamo dell'eroe, svelandoci alcune delle mille sfaccettature a cui questo archetipo può dare vita. Insomma, attendiamo con ansia i prossimi incontri di sabato e domenica, ai quali, oltre a Stefano Jossa, interverranno rispettivamente Tullio Avoledo con Wu Ming 4 e Licia Troisi con Francesco Piccolo.