06/09/2014

NOSTRA SIGNORA DEL RUANDA

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«Ho considerato i miei libri come una tomba di carta per tutte le vittime rimaste senza sepoltura: avevano bisogno di una tomba degna per loro». Scholastique Mukasonga, ruandese di etnia tutsi, si è rifugiata in Burundi per sfuggire alle persecuzioni degli Hutu. Nel 2006 esordisce come scrittrice con Inyenzi ou les Cafards (Gallimard). Con Nostra Signora del Nilo, che racconta attraverso le ragazze di un esclusivo collegio ruandese l'anno antecedente la guerra civile e l'eccidio dei Tutsi, ha vinto il Prix Ahmadou Kourouma e il prestigioso Prix Renaudot. La intervista il lettore Fabio Geda.
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