06/09/2014
L'ULTIMA FAVOLA
2014_09_06_173
Una lettura di Roberto Herlitzka da Francesco Permunian
Introduce Salvatore Silvano Nigro
L'ultima favola intende rappresentare un'estrema e malinconica 'favola d'amore' tra un uomo e la sua donna, una grottesca 'fabula padana' recitata da guitti di provincia che fanno un gran chiasso sulla scena per coprire il vuoto di un lungo addio. Una specie di diario in pubblico in cui la figura della donna amata, poi perduta e la conseguente esperienza del lutto, si spogliano di ogni accento realistico per trasformarsi in una sorta di spartito lirico e visionario. Fino a diventare un canto sommesso, in cui il lamento funebre e la coscienza del nulla accompagnano la marcia trionfale del tempo il quale, con sovrana indifferenza, calpesta e umilia ogni cosa. Perfino il ricordo e la pietà dell'amore.
Introduce Salvatore Silvano Nigro
L'ultima favola intende rappresentare un'estrema e malinconica 'favola d'amore' tra un uomo e la sua donna, una grottesca 'fabula padana' recitata da guitti di provincia che fanno un gran chiasso sulla scena per coprire il vuoto di un lungo addio. Una specie di diario in pubblico in cui la figura della donna amata, poi perduta e la conseguente esperienza del lutto, si spogliano di ogni accento realistico per trasformarsi in una sorta di spartito lirico e visionario. Fino a diventare un canto sommesso, in cui il lamento funebre e la coscienza del nulla accompagnano la marcia trionfale del tempo il quale, con sovrana indifferenza, calpesta e umilia ogni cosa. Perfino il ricordo e la pietà dell'amore.
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L'evento è stato seguito in diretta su Twitter