11/09/2015
A CENT'ANNI DAL MEDZ YEGHERN
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«Sulle strade che avete attraversato, un tempo esistemmo», scrivevano le donne armene di Istanbul al termine di una marcia di protesta, nel 2003. Tra le molte voci che, sempre più numerose, cercano di ripristinare la memoria violentemente sradicata di un massacro sistematico, vanno segnalate quella dello storico Marcello Flores, che nel suo "Il genocidio degli armeni" ha cercato di inquadrare questi sanguinosi eventi nel quadro della dissoluzione dell'Impero ottomano, e quella dell'ambasciatrice italiana di origine armena Laura Mirachian, che ha svolto un ruolo fondamentale in particolare nella crisi siriana, nel contesto della quale la minoranza armena rischia di essere soggetta a nuove persecuzioni. Nell'anno del centenario del Medz Yeghern - come viene definito il genocidio in lingua armena - Flores e Mirachian, insieme alla scrittrice Antonia Arslan ("La masseria delle allodole", "Il rumore delle perle di legno"), ricordano questa tragedia a lungo negata, rileggendola alla luce dell'attuale situazione internazionale.
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