12/09/2015
TRADURRE POESIA
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Libertà/fedeltà, tradimento/aderenza, scorrevolezza/letteralità: queste sono alcune delle dicotomie entro le quali da sempre cerca di muoversi e più spesso si impaluda la pratica della traduzione poetica. Se tradurre significa dare forma all'esperienza di un'opera letteraria in un'altra lingua, come questo possa avvenire superando la zona d'ombra che si crea tra una lingua e l'altra resta una questione tuttora aperta e dibattuta: per Leopardi «senza essere poeta non si può tradurre un vero poeta», per altri la traduzione deve restare un mero atto riproduttivo, senza richiedere un intervento propriamente creativo. A portare il proprio contributo al Festival a questa eterna discussione sono Antonio Prete, autore del saggio "All'ombra dell'altra lingua", Fabio Pusterla, poeta in proprio e fedele traduttore di Philippe Jaccottet, e il critico letterario Daniele Piccini.
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