Prete, Antonio
Antonio Prete ha insegnato Letterature Comparate all'Università di Siena e tenuto corsi e seminari in diverse Università europee e americane. Tra i suoi saggi: Il pensiero poetante (Feltrinelli, 1980), Prosodia della natura (Feltrinelli, 1993), Finitudine e infinito (Feltrinelli, 1998), Trattato della lontananza (Bollati, 2008), Compassione (Bollati, 2013), Il cielo nascosto. Grammatica dell'interiorità (Bollati, 2016). Nella poesia: Menhir (Donzelli, 2007), Se la pietra fiorisce (Donzelli, 2012). Nella narrativa: L'imperfezione della luna (Feltrinelli, 2000), Trenta gradi all'ombra (Nottetempo, 2004), L'ordine animale delle cose (Nottetempo, 2008). Ha raccolto le sue traduzioni poetiche nel volume L'ospitalità della lingua (Manni, 1997, edizione allargata, 2014). Tra gli scritti più recenti: Torre saracena. Viaggio sentimentale nel Salento (2018), Quaderno delle stagioni (2018), la raccolta poetica Tutto è sempre ora (Einaudi, 2019), il saggio leopardiano La poesia del vivente (Bollati, 2019) e Carte d'amore (Bollati, 2022), un'opera in cui prosegue magistralmente la sua personalissima indagine sui sentimenti umani. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.
(foto: © Festivaletteratura)