12/09/2015

SI PUÒ FARE DIVERSAMENTE. Franco Basaglia e la psichiatria radicale in Italia

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«Un malato di mente entra nel manicomio come persona, per diventare una cosa». Questa era l'opinione di Franco Basaglia quando, nel 1961, assunse la direzione dell'Ospedale Psichiatrico di Gorizia, trovando al suo interno un'umanità confinata e scissa tra mondi in contrasto, proprio come la città giuliana che già aveva vissuto ampi fenomeni di segregazione sociale, amplificati dalla politica di snazionalizzazione slovena posta in essere durante il Ventennio fascista. L'esperienza della struttura goriziana rappresenta il punto di partenza di un percorso che segnò profondamente la storia della psichiatria e che, a due anni dalla morte di Basaglia - nel 1978 - portò alla promulgazione in Parlamento della legge 180, che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio. Lo studioso di storia contemporanea italiana John Foot, autore de La "Repubblica dei matti", ne parla con Franco Rotelli, psichiatra dell'équipe di Basaglia, e il conduttore radiofonico e psicologo Massimo Cirri.
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