08/09/2017

UNA FORCHETTA CONFICCATA NEL TERRENO

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Lo scrittore e giornalista austriaco Martin Pollack ha lavorato a lungo sulla rilettura della mappa e della memoria mitteleuropea, investigando i luoghi delle uccisioni di massa ("Paesaggi contaminati") - spesso eseguite di nascosto, al riparo dagli sguardi del mondo - e l'incredibile mescolanza di un popolo senza confini che abita la 'patria dei senza patria' ("Galizia"), attraverso dei romanzi-reportage che fanno sorvolare le verdi foreste della Polonia, della ex Cecoslovacchia o della Bielorussia. Spinto anche da motivazioni personali («Vengo da una famiglia coinvolta nei crimini nazisti, e per lunghi anni ho cercato di conoscere la storia dei miei, perché mi sono reso conto che avevo idealizzato le cose per totale mancanza di conoscenze»), ha scavato nelle bellezze di tanti paesaggi, mettendone a nudo le cicatrici e riportando alla luce un dolore che altri hanno cercato di cancellare, per salvare dall'oblio le vittime della violenza della Storia e un'identità che lentamente scompare. Di questa topografia che cerca di rendere tangibile l'invisibile, Pollack parla insieme al giornalista Wlodek Goldkorn.

Con il sostegno del Forum austriaco di Cultura di Milano.
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