09/09/2017

RESTARE, COMUNQUE, IN PIEDI

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Negli ultimi anni, le serie medical hanno spopolato in televisione, portando il grande pubblico ad amare personaggi carismatici come il burbero Gregory House o la Meredith Grey di "Grey's Anatomy". Quello che mancava, secondo lo sceneggiatore e autore teatrale romano Mattia Torre (già autore di "Buttafuori" e delle prime tre stagioni della sitcom cult "Boris"), era una narrazione che prendesse come punto focale i pazienti e la loro 'seconda vita' all'interno di un reparto ospedaliero, traslando quindi lo sguardo dagli occhi dei dottori a quello dei degenti. Ed è proprio a seguito di un'esperienza a contatto con la sanità italiana che è nata l'idea de "La linea verticale", tragicomica serie TV - da cui è stato tratto anche un romanzo - che racconta la quotidianità di un reparto di urologia oncologica. Al Festival Torre racconta questo microcosmo con regole proprie, assunto quasi a metafora sociologica del più vasto mondo all'esterno.

L'evento 084 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto venerdì 8 Settembre alle ore 15:00. Inoltre non era prevista la presenza di Valerio Mastandrea e Alberto Rollo.
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