08/09/2018 - La scrittura in scena
SULLE TRACCE DELLA REALTÀ
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Il teatro di Deflorian-Tagliarini è allo stesso tempo semplice e sofisticato: «l'intero arco del loro percorso artistico come duo - ha scritto il critico teatrale Graziano Graziani - si inscrive in un tentativo di parlare della realtà, anche recuperando una chiave emotiva, facendo però i conti con la distanza che l'artista – e noi con lui – ha rispetto ad essa». I loro lavori attingono continuamente alla letteratura – Petros Markaris (Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni), Mariusz Szczygieł (rzeczy/cose e lo spettacolo Reality) e più di recente Annie Ernaux – così come ha attraversato le opere di Pina Bausch (Rewind. Omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch) e Andy Warhol: l'opera artistica da cui si parte non è però una fonte di ispirazione per un nuovo racconto o semplice materiale per un adattamento, ma piuttosto un oggetto con cui dialogare, da cui scaturiscono digressioni e ragionamenti come accade nelle conversazioni private, facendo di quell'opera uno strumento vivo di conoscenza e di esperienza del mondo.
Fare incontrare nuovamente la parola teatrale e quella della letteratura: questo l'obiettivo di la scrittura in scena, il percorso di incontri coordinato da Magdalena Barile che porta a Festivaletteratura alcuni dei protagonisti del teatro italiano contemporaneo per parlare del proprio lavoro drammaturgico.
Fare incontrare nuovamente la parola teatrale e quella della letteratura: questo l'obiettivo di la scrittura in scena, il percorso di incontri coordinato da Magdalena Barile che porta a Festivaletteratura alcuni dei protagonisti del teatro italiano contemporaneo per parlare del proprio lavoro drammaturgico.
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