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NAPUCALISSE

2019_09_04_018
Un monologo che scava nelle viscere di un'umanità dolente e arrabbiata, quella di Napoli, destinata a esplodere come il suo Vesuvio. In questo lavoro, emerge forte la visione politica di Borrelli su Napoli, considerata il luogo ideale per perdere la speranza. È così che, nello spettacolo, alcuni dei suoi abitanti invocano le grazie delle sette madonne Vesuviane, messe a guardia del vulcano per placarlo, e si chiedono se sia giusto lasciar sopravvivere questa città o se sia più giusto che questa città compia il suo destino suicidandosi tra il fuoco e la lava. Napucalisse è un'invettiva con l'anima di una preghiera, un'invocazione del fuoco per bruciare di pietà e di speranza. Con l'innocenza di un fauno e la collera di una bestia, Borrelli incarna lingua e tumulto di una Napoli che si fa archetipo e pulsa dentro la terra: archeologia di memoria, futuro e sedimento di quell'antro ribollente che è il teatro.
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