07/09/2019

SOLITUDINI DI PIETRA

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«Il silenzio, nel caso di uno scrittore, è difficile da seguire, se non proprio impossibile. Per uno scrittore non scrivere è come morire». Annoverato tra i massimi autori albanesi viventi, Fatos Kongoli ha conosciuto dalla fine del Novecento un'immensa fortuna critica ed è stato paragonato a più riprese a classici come Kafka, Dostoevskij e Solženicyn. La sua poetica – ben esemplificata da libri come Un uomo da nulla, La vita in una scatola di fiammiferi, Bolero nella villa dei vecchi e l'autobiografico Illusioni nel cassetto – è attraversata da brividi d'amore, lampi di follia, visioni ora tragiche, ora beffarde della vita, sullo sfondo di un'Albania che dalla caduta della dittatura a oggi, al pari dei personaggi nati dalla penna di questo suo inconfondibile romanziere, continua a reinventarsi superando cicatrici vecchie e nuove. Lo intervista il giornalista e scrittore Bruno Gambarotta.
L'autore parlerà in albanese. Interpretazione consecutiva in italiano.

Con il sostegno del Ministero della Cultura d’Albania e del Municipio di Tirana.
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