PASOLINI/DE SADE. SCENE DI UN VIAGGIO MANTOVANO

«Salò o le 120 giornate di Sodoma», scrisse Alberto Moravia, «è un film elegante, lucido e al tempo stesso fantastico e funebre». Dalla sua uscita in sala, l'ultima opera cinematografica di Pier Paolo Pasolini è stata segnata da intricate vicende, tanto intellettuali che giudiziarie. Meno nota è invece la storia delle riprese del film, che nei primi mesi del 1975 ebbero luogo in una serie di splendide ville gentilizie, corti e strade campestri del Mantovano, proprio mentre la produzione di un altro caposaldo dell'epoca – Novecento di Bernardo Bertolucci – aveva eletto altrettante località della provincia di Mantova come sfondo della narrazione. Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), il racconto itinerante delle scene mantovane di Salò – aperto da un'intervista al coautore della sceneggiatura Pupi Avati –, occuperà l'intero sabato del Festival e verrà affidato a Luca Scarlini, che durante le tappe di trasferimento e nelle diverse sedi di ripresa narrerà la gestazione del film, la vita e i protagonisti del set e le ascendenze letterarie di un'opera nata sotto l'ala maledetta del Marchese de Sade.
Il tour si svolgerà in autobus, con partenza e rientro a Mantova e pranzo incluso nel costo del biglietto. Inizierà alle 8:30 in Piazza Leon Battista Alberti, con un intervento dal vivo del regista e scrittore Pupi Avati. Lasciata la città, l'autobus farà tappa a: Cavriana – Villa Mirra Siliprandi; Villimpenta – Villa Zani ora Casa Furnari e Castello Scaligero per pausa pranzo; Pontemerlano – Villa Riesenfeldt-Bergamaschi; Gonzaga – Biblioteca Comunale e via Roma/Piazza Castello; Commessaggio – Lungo argine inferiore e Torrazzo gonzaghesco. Il rientro a Mantova è stimato alle ore 20:30. Ogni visita ai luoghi che hanno ospitato i set mantovani di Salò o le 120 giornate di Sodoma avrà una durata media di un'ora e verrà condotta da Luca Scarlini con il supporto di testimoni delle riprese, ricercatori e associazioni culturali locali. Il racconto sarà anche accompagnato dalla proiezione di articoli e materiali fotografici raccolti grazie alla collaborazione tra Festivaletteratura, Cinemazero di Pordenone e i comuni e i privati coinvolti nella realizzazione del progetto.