07/09/2024

SIAMO MACCHINE PER IL PASSATO

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«In breve, se devo parlare delle mie influenze, posso dirlo anche così: mia nonna e Borges». In questa laconica frase di Georgi Gospodinov (Romanzo naturale, Fisica della malinconia) è contenuta tutta la sua poetica: la nostalgia per il tempo passato, le atmosfere sognanti, l'autoironia. L'autore bulgaro, vincitore del Premio Strega Europeo 2021 e dell'International Booker Prize 2023 con Cronorifugio, scrive costantemente sospeso tra lo humour e un malumore dolceamaro, divertendosi a raccontare nelle interviste di come una vera classifica del settimanale Economist definì nel 2011 la Bulgaria «il posto più triste del mondo». Non per nulla, proprio in quell'anno lo scrittore e poeta partecipò alla rassegna di Festivaletteratura Vocabolario Europeo con la parola «malinconia». Parlando dell'importanza del passato nella letteratura e dello scrivere dalle periferie del mercato editoriale, Gospodinov – forse accompagnato dal suo alter ego Gaustìn – dialogherà insieme a Federica Manzon (Alma).



L'autore parlerà in bulgaro, con interpretazione consecutiva in italiano.


In collaborazione con l'Istituto Bulgaro di Cultura di Roma.
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Bulgaro
Italiano

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