RIPENSARE I PADRI

Il Midwest americano è terra di conservatorismo politico e religioso, un ambiente in cui – dalla famiglia, alla scuola, alle chiese sparse per il territorio – si manifestano le espressioni più esacerbate del sistema patriarcale. Jessa Crispin (Perché non sono femminista) è nata in Kansas e da tempo riflette sul modo in cui la cultura imperante plasma la società a discapito della sua componente femminile, non solo nella profonda provincia americana, ma anche a livello universale. Partendo dalle esperienze personali e dalla narrazione sbagliata con cui oggi si parla di violenza di genere, tra paternalismo, victim blaming e il fin troppo abusato not all men, l'autrice di I miei tre papà concentra il suo sguardo femminista sullo studio di un cambiamento radicale da compiersi attraverso nuove pratiche e nuovi valori. Perché "se dopo aver tolto denaro e potere agli uomini il modello è lo stesso, e ad essere ricca e potente è una donna, non cambia molto. È facile scrivere di dare potere alle donne, ma se le donne sono fasciste o se lavorano in aziende che distruggono il mondo e non si occupano della società, allora tutto resta infestato degli spettri del patriarcato". Dialoga con lei Giulia Perona (Senza rossetto).

L'autrice parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.

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