Il Furioso in festa

rassegna
Torna a mantova "l'Orlando furioso" per incantare con le sue fantasie le intelligenze e i cuori del pubblico di Festivaletteratura. Tornano Rinaldo, Astolfo, Ruggiero, Bradamante, Alcina, Rodomonte, l'Ippogrifo, gli eroi e le imprese di guerra e d'amore che per secoli hanno rapito l'immaginazione dei lettori. Ludovico Ariosto, cinquecento anni fa, veniva presso la corte dei Gonzaga a raccontare alla marchesa Isabella i progressi della sua opera e a portare le primissime copie del poema, fresche di stampa. Nel 2012 al Festival si è rinnovata l'avventura ariostesca, perché quell'Europa minacciata fin sotto le mura di Parigi, che sentiva l'imminenza dell'abisso, sembrava quanto mai attuale; così come si sentiva vicina la tensione del poeta - in quella girandola di aspre battaglie, fedi e costumi diversi - a veicolare ragioni comuni, armonie sentimentali, emozioni condivise.
Per due serate e quattro tornate complessive (venerdì 7 ev. 106 , ev. 117 - sabato 8 ev.167, ev. 178) il Furioso diventerà una fantasia contagiosa grazie ai racconti e alle suggestioni di scrittori, studiosi e artisti che con gioia hanno deciso di partecipare a questo gioco ariostesco. Nelle piccole e grandi stanze di Palazzo Te i singoli contributi si succederanno, si intrecceranno, si richiameranno, come le infinite storie del poema. Il pubblico sarà invitato a perdersi tra queste presenze, seguendo una vaga mappa consegnata all'ingresso che nulla dirà di dove e quando l'uno o l'altro autore faranno la loro apparizione. Ogni tornata prevede che per quattro volte, distribuite per le varie sale del Palazzo, contemporaneamente si levino le voci di scrittori e artisti a festeggiar l'Orlando: l'improvviso, ubiquo risuonare dei versi del poema darà il segnale che il tempo riservato a ciascun autore è terminato, e che tutti gli intervenuti alla festa devono riprendere il proprio viaggio verso nuovi incontri.

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