Arienti, Stefano
Persona
Stefano Arienti al Festivaletteratura 2009- © Festivaletteratura
Stefano Arienti (Asola, 1961) è un artista specializzato nella manipolazione di oggetti quotidiani ai quali dà nuova vita e significato. Dopo la laurea in agraria frequenta la Brown Boveri di Milano, una fabbrica dismessa divenuta centro di aggregazione e sperimentazione per giovani artisti, e lì inizia a esporre dal 1985. Seguono diverse esperienze in Italia, come la partecipazione nel '96 alla XII Quadriennale di Roma dove vince il primo premio, e all'estero in Germania, Inghilterra e Francia. Al centro dei suoi lavori degli anni Novanta vi è spesso il libro inteso come simbolo di conoscenza, memoria e autorità su cui interviene ingigantendolo, cancellandolo, disarticolandolo fino a formare delle vere e proprie sculture. Nel '97 si intensificano le esposizioni che lo vedono presente alla Galleria d'Arte Moderna e al Palazzo delle Esposizioni di Roma, a Milano, Torino, Salisburgo, Kiev e anche alla IX Triennale in India. Nel 2001 partecipa al progetto "Migrazioni" promosso dal Centro per le Arti Contemporanee di Roma e organizza una mostra personale per bambini presso il Castello di Rivoli a Torino. Nell'ultimo decennio la sua riflessione si sposta più sul disegno e sulle alterazioni del reale, con opere e installazioni dal forte impatto visivo e percettivo, a partire da mostre quali "Library "(2007) "Disegni Dismessi" (2008), "La danza delle polveri" (2009), "Arienti. Arte in-percettibile" (2009-10) fino alla più recente "Stefano Arienti. Capolini" (2017).(foto: © Festivaletteratura)
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