Hamid, Mohsin
Persona
Mohsin Hamid al Festivaletteratura 2013 - ©Festivaletteratura
Nato in Pakistan nel 1971, Mohsin Hamid ha frequentato la Princeton University e la Harvard School of Law, lavorando per diversi anni come consulente aziendale a New York e in seguito come giornalista freelance a Lahore. Attualmente vive e lavora tra Lahore, Londra e New York, dedicandosi a tempo pieno alla scrittura. Il suo primo romanzo, "Nero Pakistan", ha vinto il Betty Trask Award, è stato finalista al PEN/Hemingway Award ed è stato un Notable Book of the Year per il "New York Times". In Pakistan ne è stato tratta una miniserie televisiva e in Italia un'operetta. La consacrazione internazionale di Hamid avviene però grazie al suo secondo romanzo, "Il fondamentalista riluttante", tradotto in diciotto lingue. In esso viene narrata la storia di un giovane pakistano, della sua ascesa come brillante analista finanziario a New York, del suo tragico amore per una bella e fragile fanciulla e della sua caduta in disgrazia nei mesi successivi all'Undici settembre. Nel 2007 l'opera è stata selezionata per il Man Booker Prize e nel 2013 è uscito l'omonimo film diretto dalla regista Mira Nair. Articoli e saggi di Hamid sono apparsi su "Time", "The New York Times", "The Guardian", nonché sulla rivista italiana "Internazionale". "Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente", oltre che confermare il suo talento romanzesco, testimonia ancora una volta la sua intelligenza nel descrivere le contraddizioni che attraversano la società globalizzata all'epoca della crisi, adottando il punto di vista di un protagonista sospeso tra la completa spersonalizzazione e un disperato bisogno di affettività.
Moshin Hamid studied at Princeton University and Harvard Law School in the United States, and worked as management consultant in New York for several years and later as a freelance translator in Lahore. He currently lives and works between Lahore, London and New York.
His first novel, "Moth Smoke" won the Betty Trask Award and was short listed for the PEN/Hemingway Award, it was also a Notable Book of the Year for the New York Times. In Pakistan, it was turned into a TV mini-series and in Italy into an operetta.