Winterson, Jeanette
Persona
Jeanette Winterson al Festivaletteratura 2016 - ©Festivaletteratura
Nata a Manchester nel 1959, Jeanette Winterson viene adottata da una coppia di pentecostali e cresce nella campagna del Lancashire, circondata da pochi testi che si rivelano decisivi: da un lato la Bibbia, «il libro più influente e formativo di tutta la mia vita»; dall'altra "La morte di Artù" di Malory, un classico che segna la sua iniziazione al mito e alla fiaba. A sedici anni si innamora di una coetanea, abbandona la famiglia adottiva e vive per diverso tempo in una Mini, svolgendo varie occupazioni. La libertà del desiderio e dell'immaginazione, oltre che incidere profondamente sulla sua biografia, è un elemento poetico che permea alcuni dei sui libri più conosciuti, da "Non ci sono solo le arance" (1985), romanzo vincitore del Whitbread Prize, al memoir "Perché essere felice quando puoi essere normale?" (2011). Dopo gli studi al St. Catherine's College di Oxford, la Winterson si trasferisce a Londra e grazie al successo della sua opera prima - che spopola nelle librerie indipendenti e conquista stampa e lettori - inizia a guadagnarsi da vivere come scrittrice professionista, ottenendo uno straordinario seguito dopo l'uscita di "Passione" (1987), "Il sesso delle ciliegie" (1989) e "Scritto sul corpo" (1994). Dal '94 vive tra le colline del Cotswolds, immersa nella natura, e collabora con le maggiori testate giornalistiche britanniche; insegna inoltre New Writing all'Università di Manchester. Nel 2015 sposa la psicanalista e psicoterapeuta Susie Orbach, autrice del classico "Fat is a Feminist Issue". Tra i suoi ultimi romanzi tradotti in italiano: "Il cancello del crepuscolo" (2014), ambientato in Inghilterra al tempo della Congiura delle polveri, e "Lo spazio del tempo" (2015), una riscrittura del "Racconto d'inverno" di William Shakespeare.(foto: © Leonardo Cendamo)
Born in Manchester in 1959, Jeanette Winterson was adopted by a Pentecostal couple and grew up in the Lancashire countryside, surrounded by a few texts which would prove to be decisive: The Bible on one hand, "the most influential and formative book in my life"; on the other, "Le Morte d'Arthur" by Malory, a classic that marked her initiation to myth and fairytale. When she was 16, she fell in love with a girl of the same age and abandoned her adoptive family, living for some time in Mini undertaking a variety of jobs. The freedom of desire and imagination, as well as having a profound effect on her biography, is a poetic element that permeates some of her most popular books, such as "Oranges Are Not the Only Fruit" (1985), winner of the Whitbread Prize, to the memoir "Why Be Happy When You Could Be Normal?" (2011). After studying at St. Catherine's College, Oxford, Winterson moved to London and thanks to the success of her first book - which was a big hit in independent bookshops before going on to conquer the press and readers - she started earning a living as a professional writer, finding extraordinary success with "The Passion" (1987), "Sexing the Cherry" (1989) and "Written on the Body" (1994). Since 1994, she has lived in the rolling hills of the Cotswolds, surrounded by nature, and she has contributed to the major British newspapers; she also teaches New Writing at Manchester University. In 2015, she married the psychoanalyst and psychotherapist Susie Orbach, author of the classic "Fat is a Feminist Issue". Among her most recent novels translated into Italian are: "The Daylight Gate" (2014), set in England at the time of the gunpowder plot, and "The Gap of Time", (2015), a rewriting of William Shakespeare's "The Winter's Tale".(photo: © Leonardo Cendamo)