Raimondi, Ezio
Persona
Ezio Raimondi, uno dei maggiori critici letterari e uno dei pochi intellettuali del Novecento di respiro davvero europeo, è stati professore nell'Università di Bologna dove ha insegnato Letteratura italiana prima nella facoltà di Magistero e poi in quella di Lettere e filosofia. Dal 1992 è stato presidente dell'Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. È socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei e di numerose altre istituzioni italiane e straniere. Nel 1991 il Comune di Bologna gli ha conferito l'Archiginnasio d'oro. Attivo nel gruppo del Mulino dagli inizi, è stato presidente dell'Associazione e ha presideduto a lungo il consiglio editoriale della Società editrice. La lunga attività critica di Raimondi, testimoniata da oltre venti volumi, spazia sull'intero campo della letteratura italiana da Dante al Novecento, mostrando tuttavia una speciale predilezione per Machiavelli, Tasso, Manzoni, Renato Serra; ma sono di grande rilievo anche i contributi di Raimondi sulle metodologie della critica, sulla letteratura scientifica e la storia della critica d'arte. Il suo primo volume, "Codro e l'umanesimo a Bologna", è del 1950. Tra i numerosi volumi ricordiamo: l'edizione critica dei "Dialoghi" di Torquato Tasso (Sansoni, 1958), la cura delle "Opere" di Machiavelli (Mursia, 1966) "Politica e commedia" (il Mulino, 1972), "Il romanzo senza idillio" (Einaudi, 1974), "Scienza e letteratura" (Einaudi, 1978), "Le pietre del sogno" (il Mulino, 1985), il commento ai "Promessi sposi" (con Luciano Bottoni, Principato, 1988), "La dissimulazione romanzesca" (il Mulino, 1990), "I sentieri del lettore" (3 voll., 1994), "Un'etica del lettore" (il Mulino, 2007) e il recente "Il senso della letteratura" (2008). Si è spento il 18 marzo 2014.
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