Bravi, Adrián N.
Scrittore argentino di origine italiana, nasce a Buenos Aires nel 1963. Ancora venticinquenne, dopo un viaggio alla ricerca delle proprie radici familiari decide di stabilirsi in Italia e di continuare gli studi in Filosofia presso l'Università di Macerata. Oggi vive a Recanati, paese d'origine del padre, e lavora come bibliotecario. Dopo un primo romanzo concepito in spagnolo castigliano (Río Sauce, 2003), con Restituiscimi il cappotto (2004) inizia a scrivere in italiano e a far propri i registri e le sfumature della sua lingua di adozione (svolta a cui in seguito dedicherà pagine illuminanti nel libro La gelosia delle lingue). Seguono opere colme di poesia e comicità, ora occasionate dalla crisi esistenziale di un uomo di mezza età (Il riporto, 2011), ora dal sogno a occhi aperti di un bambino che vive il passaggio all'età adulta grazie a un pugno di bacche velenose (L'albero e la vacca, 2013). L'eredità del miglior realismo magico, talvolta segnata da incursioni nel romanzo storico, traspare anche in L'inondazione (2015), imperniato sulla stralunata quotidianità di una piccola comunità argentina; in L'idioma di Casilda Moreira (2019), i cui protagonisti muovono alla ricerca degli ultimi parlanti di una lingua ancestrale, sperduta nelle profondità della pampa; e nei più recenti Il lievitatore (Quodlibet, 2020) e Verde Eldorado (Nutrimenti, 2022).
(foto: © Leonardo Céndamo)