06/09/2006 - Per una biblioteca domestica

PER UNA BIBLIOTECA DOMESTICA


2006_09_06_006
Anche i libri sono parte di una casa. In una biblioteca domestica ci sono un numero variabile di libri che 'ci devono essere', quelli che ci hanno lasciato, quelli che vorremmo che i nostri figli leggessero, tutti i libri che semplicemente ci sono piaciuti o che non potevamo fare a meno di avere. Nei giardini delle case mantovane, aperti per Festivaletteratura, alcuni scrittori ci parleranno di come costruire una biblioteca domestica o di che cosa c'è nella loro.
 Il 'bibliotecario' di oggi è Paul Collins, bibliofilo, libraio e autore di "La follia di Banvard".

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Nel giardino di casa Martini, aperto quest'anno per il Festival, il pubblico si incontra con Paul Collins, accompagnato dal giornalista Stefano Salis. L'argomento all'ordine del giorno è la biblioteca domestica e la particolarità dell'evento sta nel far raccontare in uno spazio privato quello che è il luogo privato per eccellenza dello scrittore. Qual è dunque la misura minima per una biblioteca credibile? Il libro può essere considerato come un oggetto fisico da collezionare? E questi sopravviveranno all'avanzata della tecnologia? Paul Collins è fiducioso, il libro è il mezzo di diffusione culturale più pratico ed economico e detto da uno come lui che possiede circa cinquemila volumi ci si può fidare.

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