07/09/2006 - Colazione con l'autore

COLAZIONE CON L'AUTORE


2006_09_07_012
Profumo di brioches appena sfornate, aroma di caffè, le parole di uno scrittore: sono le nove e siamo a Festivaletteratura, alla "colazione con l'autore". 

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Nel presentare Jasper Fforde, Marco Archetti adotta lo stile Marzullo: si faccia una domanda e si dia una risposta. In fondo, fare domande intelligenti è forse più difficile di dare risposte congrue e sensate. Ma Jasper ama le domande (d'altronde la sua più famosa protagonista letteraria è una detective), come adora volare, lui che ha licenza di pilota, sopra le verdi colline gallesi. Fforde si presenta come un autore paziente (ha aspettato dieci anni per poter essere pubblicato, e afferma di volerne aspettare altri dieci per la definitiva consacrazione), attento alle critiche del lettore, ma soprattutto si dimostra scrittore dai toni accattivanti. Volendo definire il suo modo di scrivere: è come se i Muppets incontrassero Shakespeare, con Miss Piggy nel ruolo di Ophelia. Ci si può divertire con i classici (sempre un po' troppo seri), è questo che vuol trasmettere Fforde. E si può costruire un fortunato personaggio solo attraverso un semplice gioco di parole. "Thursday Next" è questo: il modo che utilizza la madre di Jasper (forse ispirata da un verso di Giulietta e Romeo) per indicare il prossimo giovedì. È un motivetto stupido ma divertente, e una donna, se si chiamasse 'Thursday Next', non potrebbe che essere strana e affascinante. Ma soprattutto, suona maledettamente bene.

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