08/09/2006

Emmanuel Dongala con Fabio Gambaro


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«In quanto scrittore, uno dei miei sogni è semplicemente quello di riuscire, anche con una sola frase di un mio libro, a strappare un sorriso a un uomo o una donna immersi nelle loro sofferenze». Congolese, chimico di formazione, rifugiato negli Stati Uniti dallo scoppio della guerra civile nel proprio paese, Emmanuel Dongala - narratore ("L'uomo di vento") e autore di teatro - è considerato uno dei più importanti scrittori africani contemporanei. Lo incontra il giornalista Fabio Gambaro.

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Il Chiostro di Santa Paola ha fatto da cornice ad una discussione incentrata sui temi scomodi di alcuni paesi dell'Africa nera. Lo scrittore africano Emmanuel Dongala ha raccontato, rispondendo alle domande di Fabio Gambaro, le proprie esperienze di vita dalle quali sono nati libri come Jazz e vino di palma, L'uomo del vento ed altri. La struttura delle opere dell'autore africano col passare degli anni ha subito però una variazione importante: Dongala, inizialmente scrittore guida del proprio paese, il Congo, è passato a descrivere i problemi dell'individuo, senza però mai perdere di vista l'argomento faro della sua scrittura: l'Africa. Sì, l'Africa, questo immenso continente con migliaia di guerre, migliaia di bambini soldato, migliaia di problemi, che la classe dirigente attuale non fa che esasperare.

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