10/09/2006 - Blurandevù
BLURANDEVÙ. Appuntamenti in blu: gli autori rispondono alle domande dei volontari-conduttori di Festivaletteratura
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Folco Terzani gira per il mondo realizzando documentari, impegnato «a proporre un altro sguardo sulla salute e sulla spiritualità». Il suo percorso parte dalla frequentazione di due personalità eccezionali: Madre Teresa di Calcutta, conosciuta durante un'esperienza di assistenza ai lebbrosi, e il padre Tiziano Terzani, che negli ultimi tre mesi di vita lo ha chiamato a raccogliere le sue memorie raccomandandogli di scriverle «in una maniera che comunichi ai giovani, alla tua generazione». E di questi e di altri incontri il curatore di "La fine è il mio inizio" parla ai ragazzi di "Blurandevù".
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I ragazzi di "Blurandevù" e Folco Terzani affrontano il pubblico accorso in Piazza Virgiliana. Sono probabilmente lettori dell'ultimo libro curato con il padre Tiziano, ma anche curiosi di ascoltare uno dei tanti 'figli d'arte'. Folco parla della sua vita in Asia al seguito dei genitori e della scelta di studiare prima a Cambridge e successivamente a New York; notizie da biografia, insomma. Ma poi passa a raccontare come la sua vita è cambiata radicalmente. Come lui che aveva tutto si sentiva morto dentro. Difficile fare capire un simile stato d'animo a chi ti conosce poco e crede che i soldi e le comodità rappresentino il massimo. Si può passare per ipocriti dicendo una cosa simile. Ma le esperienze parlano da sole: chi mai andrebbe per un anno a lavorare alla casa dei morenti di madre Teresa solo per fare qualcosa di diverso? Avere a che fare con la morte tutti i giorni non è un diversivo da ricchi. Ma attenzione: il suo messaggio non è di imitare le sue esperienze, perché ognuno ha una sua 'metodologia', il suo consiglio è invece: «bisogna guardare senza paura e senza speranza, perché in un modo o in un altro si altera quello che si vede. Vuoi conoscere? Guarda!».