06/09/2007 - Scintille. Trenta minuti d'improvvisa energia

CRITICA DI STAR TREK

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La più nota serie di fantascienza scandagliata dall'occhio esperto di Umberto Guidoni, astronauta.


La "scintilla" "Critica di Star Trek" ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto per Venerdì 7 Settembre alle ore 21:00.
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L'evento ha riguardato soprattutto l'evoluzione dello studio dello spazio, e durante l'evento il pubblico ha posto molti quesiti che ci hanno permesso di capire cosa significa trovarsi a milioni di chilometri dalla terra per più di due settimane. «Lo studio dello spazio sta avanzando a grandi passi, infatti si conta di tornare tornare sulla luna entro il 2020 e anche di esplorare Marte», ha cominciato Umberto Guidoni. «Il film "Star Trek" ha rappresentato un universo fantastico che ci piace immaginare». Quando sono cominciate le domande tutti desideravano saperne di più: un ragazzo ha chiesto se esisteva il teletrasporto e Umberto ha risposto che il teletrasporto esiste se ci basiamo su un solo atomo, ma se vogliamo teletrasportare dieci o più atomi è un'impresa pressoché impossibile. Un'altra domanda molto interessante ha riguardato lo studio pratico in Europa per diventare un astronauta: Umberto ha risposto molto semplicemente che non è possibile studiare questa materia in Europa, visto che non ci sono basi spaziali, se non in Russia, oppure rimane l'alternativa di andare negli USA. L'evento si è concluso con un approfondimento di Guidoni che riguardava la forza di gravità: l'astronauta ha spiegato che sullo spazio si perde completamente la percezione del peso e che quando si torna sulla terra è molto faticoso ricominciare ad avere questa percezione.

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