06/09/2007 - Blurandevù

BLURANDEVÙ
. Appuntamenti in blu: gli autori rispondono alle domande dei volontari-conduttori di Festivaletteratura


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Serena Vitale è una delle massime esperte di letteratura russa e boema. Saggista anomala, come le piace definirsi, dalla fine degli anni Ottanta ha iniziato a scrivere libri di difficile classificazione: come i romanzi raccontano storie, come i saggi si basano su fonti archivistiche. Tra i suoi autori preferiti Pukin, Balzac, Dickens, Goethe, Colette, Dostoevskij, Austen, Compton-Burnett, Mandel'tam. Fa suo un motto di Nabokov: «L'ebbrezza della scienza, la pazienza dell'arte». Di letteratura e dintorni parla con i ragazzi di "Blurandevù". 

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Ad inaugurare la serie di "Blurandevù" di quest'anno, Festivaletteratura ha invitato come ospite Serena Vitale, scrittrice e traduttrice appassionata di letteratura russa e boema.
L'autrice, nata a Brindisi nel 1945, dopo aver conseguito la laurea e aver girato città come Mosca e Praga, si trasferisce a Milano iniziando la sua professione di docente di lingua e letteratura russa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore: queste e altre informazioni sono state fornite agli ascoltatori tramite una simpatica gag inscenata dai volontari organizzatori di "Blurandevù".
Dopo questa breve introduzione Serena Vitale, autrice di racconti come "Il bottone di Puskin" e "La casa di ghiaccio", si è messa a disposizione del pubblico, rispondendo con simpatia e chiarezza a tutte le domande (ma anche ad alcuni complimenti da parte dei più affezionati...), raccontando la sua passione, o meglio il suo amore per tutto il mondo russo, i suoi pensieri, le sue sensazioni.
L'intero evento si è svolto in un'atmosfera molto calda e coinvolgente grazie alla disponibilità dell'autrice, all'organizzazione dei "ragazzi-blurandevù" e anche alla musica a tema suonata dai volontari che ha aperto e concluso l'incontro.

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