08/09/2007

FIUME D'INCHIOSTRO IN PIENA
. Rave di scrittura con 3 autori e un pubblico 


2007_09_08_171
Accomunati dal legame sia personale che di scrittura con il Po, Natalino Balasso ("Livello di guardia"), Laura Bosio ("Le stagioni dell'acqua") e Giuseppe Pederiali ("Il paese delle amanti giocose"), mettono in gioco il loro talento letterario per scrivere, con l'aiuto degli spettatori, una storia ambientata nel passaggio del grande fiume tra Mantova-Rovigo-Ravenna e Modena. I lettori di Festivaletteratura potranno così partecipare e contribuire al primo esperimento di scrittura in diretta per realizzare il plot di un libro. 



L'evento 171 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso Piazza Castello. Inoltre, non era prevista la partecipazione di Giuseppe Antonelli.
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Italiano
Questa sera al Cortile della Cavallerizza si è tentato di abbattere le barriere fra scrittori e lettori e creare in un collettivo sforzo letterario una storia. A farci da ostetrica, esperta nell'arte della maieutica, la scrittrice Laura Bosio e un suo fantasioso assistente, che ha tentato di destreggiarsi fra i fili della nostra maldestra narrazione come un funambolo, Giuseppe Pederiali. Non bisogna poi dimenticare Giuseppe Antonelli, impegnato a far diventare le nostre svagate idee nero su bianco, e Natalino Balasso nel ruolo di valletto d'eccezione della serata, intento a raccogliere (anzi a reprimere) le strampalate idee del pubblico, il tutto condito da un po' di Massimo Cirri. Nonostante queste personalità creative ad aiutarci, non ne è venuto fuori nulla di buono: il pubblico è stato incontenibile e incontentabile. Dopo due ore i nostri poveri scrittori hanno gettato la spugna. Poca creatività, insomma, ma tante risate, tra distillatori di coca dall'acqua del Po, amori clandestini fra parrucchiere e salumieri, suore morte misteriosamente, tutti quanti circondati da un nugolo di zanzare e da una nebbia tanto fitta da poterci appoggiare la bicicletta. Come si abbatte il muro di Berlino letterario? Mettendo insieme Natalino Balasso, Massimo Cirri, la scrittrice e 'ostetrica' Laura Bosio, il teorico del "Triangolo della gnocca" nonchè scrittore Giuseppe Pederiali e il garante della correttezza della lingua e docente di storia della lingua presso l'università di Cassino, Giuseppe Antonelli. Tutti insieme appassionatamente per abbattere le barriere esistenti tra scrittore e lettore, per organizzare un rave letterario, un esperimento di scrittura diretta, con l'aiuto degli spettatori, per realizzare il plot di un libro. O almeno questo si sperava fosse l'intento, perché nell'euforia e nello spasso generale, non si è arrivati neanche a scrivere una trama decente. Al grido balassiano di «voi non siete qui per divertirvi, ma per lavorare», il pubblico si è sbizzarrito, forse stanco per aver letto da solo tutti i libri mentre sono tanti gli attori a scriverli, di troisiana memoria. E allora, sicuramente fomentato dal dirompente sarcasmo di Cirri e dal sardonico stile di Balasso, spesso frenato dalla serietà e dalla istituzionalità incarnati dalla Bosio e da Pederiali, il pubblico, a ruota libera si sfoga. Nascono così storie di tradimenti, ricatti, parrucchiere, suore morte, personaggi che distillano l'acqua del fiume ricca di cocaina, tutte ambientate sulle riva destra del Po, tra i pioppi della bassa e un 'caffè di tendenza'. Dell'esperimento non rimane che l' incipit, il resto è un work in progress, per arrivare al prossimo anno e scrivere un plot vero. «Scalpiccio nella nebbia. Passi nella fiumana. Myriam trasale mentre il Po tracima. Sente qualcuno che si avvicina». Di sicuro non è il marinaio russo!

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