05/09/2008 - Scintille. Trenta minuti di improvvisa energia
ENERGIE PER L'ITALIA
2008_09_05_SCINT1500
Quale futuro energetico per il nostro Paese? Di costo economico e ambientale del petrolio, di fotovoltaico, eolico e del ritorno del nucleare e del loro impatto e sulle nostre vite parleranno Gennaro De Michele e Matteo Zuin.
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Italiano
Una "Scintilla" ricca di energie è scoccata oggi in Piazza Sordello.
Una "Scintilla" di ben 50 minuti, anziché i soliti 30, in cui Gennaro De Michele e Matteo Zuin hanno illustrato lo scenario energetico mondiale e quello italiano, facendo notare le anomalie di quest'ultimo, essendo uno dei pochi caratterizzato dalla scarsa presenza di carbone e dalla completa assenza del nucleare.
Sono emersi problemi, quindi, come il prossimo esaurimento dei combustibili fossili, le fonti di consumo attualmente più sfruttate perché convenienti dal punto di vista economico; ma si è parlato anche di progetti ed esperimenti che sembrano garantire soluzioni, come la fusione termonucleare controllata, che secondo previsioni realistiche sarà possibile sfruttare a partire dal 2045, grazie ad un progetto di dimensioni internazionali: Iter. Al pubblico sono stati spiegati anche il funzionamento di una possibile centrale, i tempi di realizzazione e ciò che rende la fusione così conveniente: maggiore sicurezza (qualora si verificasse un incidente il processo sarebbe immediatamente interrotto), facile reperibilità di materiali e la produzione di scorie solo leggermente radioattive, che in una dozzina d'anni dovrebbero perdere questa proprietà.
Una "Scintilla" di ben 50 minuti, anziché i soliti 30, in cui Gennaro De Michele e Matteo Zuin hanno illustrato lo scenario energetico mondiale e quello italiano, facendo notare le anomalie di quest'ultimo, essendo uno dei pochi caratterizzato dalla scarsa presenza di carbone e dalla completa assenza del nucleare.
Sono emersi problemi, quindi, come il prossimo esaurimento dei combustibili fossili, le fonti di consumo attualmente più sfruttate perché convenienti dal punto di vista economico; ma si è parlato anche di progetti ed esperimenti che sembrano garantire soluzioni, come la fusione termonucleare controllata, che secondo previsioni realistiche sarà possibile sfruttare a partire dal 2045, grazie ad un progetto di dimensioni internazionali: Iter. Al pubblico sono stati spiegati anche il funzionamento di una possibile centrale, i tempi di realizzazione e ciò che rende la fusione così conveniente: maggiore sicurezza (qualora si verificasse un incidente il processo sarebbe immediatamente interrotto), facile reperibilità di materiali e la produzione di scorie solo leggermente radioattive, che in una dozzina d'anni dovrebbero perdere questa proprietà.