12/09/2010 - Inedita energia

INEDITA ENERGIA
. "Leggere e saper leggere": la critica letteraria nella rivista "Il Gatto Selvatico"


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Nel luglio del 1955 Attilio Bertolucci, scelto da Enrico Mattei come direttore della moderna rivista di eni "Il Gatto Selvatico", aveva saputo raccogliere attorno a sé un circolo di scrittori e intellettuali di altissimo valore: Gadda, Dessì, Natalia Ginzburg, Parise, Sciascia e molti altri. Fin dal primo numero un ampio spazio è dedicato alla critica letteraria, declinata nei diversi generi: dalla poesia al romanzo, dal giallo al libretto teatrale e al fumetto. In occasione di Festivaletteratura 2010, con la collaborazione dell'archivio storico di Cinecittà Luce, che ha messo a disposizione le proprie immagini, eni organizza un incontro di "inedita energia", in cui sarà presentato un volume di saggi e recensioni letterarie di alcuni tra i più importanti critici italiani che collaborarono a "Il Gatto Selvatico". Un'occasione preziosa per riflettere su come cambia nel tempo il rapporto tra critica e letteratura. 

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Italiano
Corrado Augias coordina l'incontro promosso da ENI per analizzare la critica letteraria nella rivista "Il gatto selvatico".
Negli anni cinquanta Attilio Bertolucci, chiamato da Enrico Mattei, aveva saputo dare vita ad un giornale aziendale, "Il gatto selvatico" appunto, in cui si riunirono scrittori ed intellettuali di altissimo valore.
La domanda a cui si cerca di rispondere è se la critica letteraria esista ancora oggi e in caso affermativo a cosa serva.
Gli ospiti per l'occasione sono Sandro Veronesi, Neri Marcorè e Chiara Gamberale che, ognuno a suo modo, cercano di dare una risposta. Dalla sintesi delle opinioni, la critica moderna risulta meno orientata all'individuazione di nuovi filoni ricchi di idee e contenuti e più portata alla mera segnalazione di novità, che il lettore deve utilizzare per operare, da solo, una prima scrematura. Nonostante la latitanza di un certo tipo di critica, però, non vi è alcun dubbio che il piacere della lettura rimanga intatto nella sfera privata di ogni lettore. Festivaletteratura ne è una grande dimostrazione!

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