10/09/2011 - Buonanotte ai suonautori

SULLE TRACCE DEL ROSSETTO

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Qual è l'universo musicale di un critico musicale? Quali sono le musiche che veramente gli appartengono e quelle che tiene intorno a sé 'per lavoro'? Se la critica è passione per la musica, come per Greil Marcus, forse un modo di cominciare c'è. Per esempio, con l'aiuto di uno sperimentatore come Giorgio Casadei, sfogliando un libro come "Tracce di Rossetto", che ci riporta alle origini di un fenomeno musicalmente deflagrante come quello del Punk.
P.o.p. produzioni è Marco Olivieri, Fabrizio Orlandi e Claudio Ponzana con la collaborazione di Paola Orlandi.

Anche quest'anno per "buonanotte ai suonautori" gli ambienti letterari trasfigureranno negli ambienti sonori, le parole si mescoleranno ai suoni e alle musiche che gli autori stessi hanno suggerito. Per poco più di un'ora la notte si svelerà come spazio sonoro nel quale conoscere più a fondo le scaturigini del fraseggio e dell'ispirazione. Alla fine delle serate sarà aperto un piccolo locale per il ristoro dei visitatori, che proseguirà con musica d'ascolto e generi di conforto per coloro che, ancora desiderosi di suoni, parole e dell'ultimo bicchiere, parteciperanno a queste scorribande notturne sul lago.
Servizio di navetta APAM: partenza da Piazza Sordello ore 22.00, ritorno da Piazza Porta Giulia ore 24.00.
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Alla Sponda del lago di Mezzo presso Porta Giulia Greil Marcus, critico musicale, e Giorgio Casadei hanno parlato del movimento punk, che più di tutti ha infranto le convenzioni comuni: ha cambiato le prospettive permettendo di esplorare i confini.
Greil Marcus ha parlato delle fondamenta del movimento, riprese da correnti artistiche dimenticate, riunite nel singolo dei Sex Pistols. Ne ha anche spiegato i limiti: lo stesso sovvertire la norma e l'effetto causato dall'ultima perfomance dei Sex Pistols. Greil ha teorizzato che i punk si spingevano oltre, creando così un'anti-arte.
Secondo la sua opinione, solo gli artisti che amano veramente l'arte possono creare nuove visioni dell'esistenza. All'intervista si alternavano gli accompagnamenti musicali di Giorgio Casadei. L'incontro si è concluso con la domanda a Greil Marcus su cosa sarà permesso e non in futuro: l'opinione che ne è emersa era incerta, dato che lui stesso non sa se riuscerebbe ad accorsene.

L'evento ha preso luogo nella suggestiva sponda del Lago di Mezzo presso Porta Giulia. La serata è dedicata al punk e ai Sex Pistols. Il pubblico, sul posto grazie ai bus-navetta da Piazza Sordello, si è accomodato in un semicerchio illuminato dai fari elettrici, riscaldato da una musica urban-ambient di sottofondo.
Gli ospiti sono il critico musicale americano Greil Marcus e il direttore d'orchestra e musicista Giorgio Casadei. Casadei è di lato rispetto a Marcus, impugna una chitarra Gibson Diavoletto a doppio manico, iniziando a suonare, come fosse una sigla, noti brani punk interpretati da lui mediante l'uso di effetti psichedelici. Subito dopo parte a tutto volume "Anarchy in the UK" dei Sex Pistols.
Greil Marcus, visibilmente estasiato dall'ascolto della canzone, sostiene: «È stato proprio un evento storico questo. Se pensiamo a ciò che si iniziò ad esprimere durante gli eventi dadaisti di Zurigo nel 1916, oppure ai movimenti punk e new wane scoppiati a Los Angeles nel 1969, è come se i Sex Pistols siano riusciti a riassumere la storia in tre minuti. Ricordo che perfino un mio amico dark, il mio amico più duro, provava una sorta di vibrazione paurosa per quella canzone. Era come se quelle parole e quei suoni lo facessero pensare a tutti i crimini del mondo».
La serata assume diversi colori, con reading, musiche e schitarrate di Casadei che intervallano gli interessanti spunti di Marcus. Ci racconta che ha intitolato il suo libro "Tracce del rossetto" proprio perché pensava al segno lasciato da quel trucco sulle labbra, una metafora che vuole esprimere una traccia seducente ma non così definita.
Si parla infine del memorabile ruvido ultimo concerto della band, dove all'entrata venì consegnato al pubblico un volantino con scritto «Se entri trovi l'anticristo!» e del tema della smaterializzazione dell'arte.
«Solo chi crede nell'arte può pensare di distruggerla» ci dice Marcus. E alla domanda «Dopo tutto questo chiasso, che cosa secondo lei oggi invece è permesso?» Risponde. «Non lo so, non credo riuscirò a riconoscerlo».
Il fascino di Greil Marcus. Ancora molti applausi al Festivaletteratura di Mantova.

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