05/09/2012 - Dialoghi coi fratelli Grimm
LA FAVOLA DI GIAN PORCOSPINO
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Nel 1812 viene pubblicata in Germania la prima edizione di "Kinder- und Hausmarchen", meglio conosciuta da noi come "Le favole dei fratelli Grimm". In questo fortunatissimo volume Jacob e Wilhelm Grimm raccolgono un gran numero di racconti della tradizione popolare tedesca che diventano presto patrimonio universale. Cappuccetto Rosso, Hansel e Graetel, Pollicino sono fiabe che hanno dato la buonanotte a intere generazioni di bambini e che continuano a muovere emozioni profonde in chi le ascolta. Per celebrare questa importante ricorrenza, Festivaletteratura ha chiesto ad alcuni scrittori e illustratori di reinterpretare una favola dei Grimm o di scriverne una nuova, per mostrare come ogni fiaba possa aiutarci a leggere il presente e a interpretare le nostre pulsioni più irrazionali. Conduce gli incontri l'attore Pino Costalunga.
All'uscita, alcune famiglie si sono fermate a scambiare qualche parola con noi. Volevamo capire le differenze di ricezione di ciò che spiegava la favola, e le risposte di adulti e bambini si sono rivelate molto diverse. La maggior parte dei piccoli ha apprezzato di più il proseguo, più divertente e spensierato; invece i grandi hanno preferito l'originale perché ricordava loro l'infanzia. Inoltre molti bambini si sono identificati nei gemellini dispettosi della famiglia, scherzosi e un po' ribelli. Anche nel mondo del web e dei social network le favole restano l'unico mezzo che rende i sogni dei fanciulli realtà.