06/09/2012 - Dialoghi coi fratelli Grimm
LA FAVOLA DELL'ULTIMO RE DI MAGONZA
2012_09_06_014
Nel 1812 viene pubblicata in Germania la prima edizione di "Kinder- und Hausmärchen", meglio conosciuta da noi come "Le favole dei fratelli Grimm". In questo fortunatissimo volume Jacob e Wilhelm Grimm raccolgono un gran numero di racconti della tradizione popolare tedesca che diventano presto patrimonio universale. Cappuccetto Rosso, Hansel e Graetel, Pollicino sono fiabe che hanno dato la buonanotte a intere generazioni di bambini e che continuano a muovere emozioni profonde in chi le ascolta. Per celebrare questa importante ricorrenza, Festivaletteratura ha chiesto ad alcuni scrittori e illustratori di reinterpretare una favola dei Grimm o di scriverne una nuova, per mostrare come ogni fiaba possa aiutarci a leggere il presente e a interpretare le nostre pulsioni più irrazionali.
Conduce gli incontri l'attore Pino Costalunga.
Tedesco
Dopo l'incontro Pino Costalunga e Lutz Seiler hanno discusso del rapporto dell'autore con l'opera dei Grimm e dell'importanza di raccontare le fiabe ancor oggi. Le favole dei due fratelli hanno salvato l'autore bambino in un momento difficile della sua vita (in cui è stato costretto a trascorrere diversi giorni in ospedale) e allo stesso modo potrebbero aiutare altri bambini, raccontando di un mondo fantastico e incredibile. Al tempo stesso le fiabe sono un occasione per riflettere sulla realtà e magari cercare di spiegare l'inspiegabile. Come i racconti dei Grimm, anche la storia del re di Magonza nasce da un episodio a cui l'autore ha assistito: si trovava nella città di Magonza, quando ha visto un senzatetto rovistare nella spazzatura davanti all'albergo in cui soggiornava, chiamato "La corte del re".
Non dimentichiamoci quindi delle fiabe, continuiamo a raccontarle e a leggerle, da piccoli e da grandi, o perderemo un enorme tesoro.