07/09/2013 - Gli incontri di the reading circle

LETTURA SOLITARIA E LETTURA COLLETTIVA

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«La lettura: un'arte silenziosa, schiva, misconosciuta, abituata a lavorare sotto traccia, che non aspira alla gloria e al successo, che dirige la sua passione nello scegliere, nell'interpretare, nel convivere, nel gioire di una prospettiva diversa. Machado De Assis diceva che sul frontespizio di un libro, accanto al nome dell'autore che l'ha scritto, dovrebbe andare il nome del lettore che l'ha letto, perché è altrettanto importante. Ma ciò forse strapperebbe il lettore dall'ombra che si è scelto, trascinando sulla piazza una lettura che dà il meglio di sé quando si frange sulla riva e sembra che non ne resti nulla, fino all'ondata successiva». Della lettura, e di come parlare delle proprie letture, raccontano, con le parole, il bibliotecario Luca Ferrieri ("Fra l'ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire") e, con le immagini, il disegnatore Marco Petrella (Stripbook).
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Come il titolo dell'evento suggerisce, ci sono modi e mondi in cui la lettura può qualificarsi come un'attività relazionale. Ancora una volta, gli incontri del Reading Circle - cerchio che unisce libri, lettori, scrittori e amanti della lettura in generale - esplora uno di questi mondi.
Luca Ferrieri, guru dei bibliotecari/librai italiani capace di diverse imprese impossibili nonché autore di "Fra l'ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire", è la guida in questa esplorazione insieme a Marco Petrella, autore delle famose recensioni illustrate di "l'Unità" e di "Stripbook".
La lettura vive una dimensione tipicamente solitaria, intima, che tutti possono esperire. Quella vera, in cui libro e lettore comunicano senza filtri, attraverso le emozioni che passano dalle pagine al lettore. Per citare Marcel Proust, con i libri non ci sono convenevoli: o li leggi o non li leggi, o ti piacciono o non ti piacciono. Ma oltre ad essere un'azione solitaria la lettura è un'azione altrettanto duale, connotata dal rapporto a due tra lettore e autore, tra la voce e l'ascoltatore, tra il libro e il lettore.
Proprio per questo suo essere unico ma comunque veicolo e mezzo di diverse avventure i libri ci permettono di vivere infinite vite, di morire mille volte come di rinascere altrove, di risorgere con nove e più vite. I libri sono veicolo di speranza perché offrono ogni volta un nuovo inizio e un altro punto di vista. Ferrieri insiste su questo aspetto, affatto scontato, riflettendo che se si insistesse maggiormente sulla promozione della lettura si eviterebbero pene e angosce sociali.

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