08/09/2013 - Le pagine della cultura
LE PAGINE DELLA CULTURA
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Che cosa ne sarà domani delle pagine culturali, quando molti giornali saranno probabilmente scomparsi e altri si saranno definitivamente trasferiti sulla rete, entrando in concorrenza con nuovi spazi - meno controllati e più partecipati - di critica, promozione, confronto, proposta? Festivaletteratura inizia le sue giornate proprio da "Le Pagine della Cultura", cercando di capire - con l'aiuto di alcuni degli ospiti internazionali presenti a Mantova - quali sono le riflessioni, i libri, gli eventi artistici che stanno catalizzando l'attenzione dell'opinione pubblica nelle diverse aree del pianeta e soprattutto come sta cambiando il modo di raccontare la cultura, stanti le trasformazioni in atto nel mondo dell'informazione.
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Chissà se i giornali si riprenderanno dalla crisi in cui versano, chissà se le pagine e gli inserti culturali resteranno dei punti fissi nelle aspettative dei lettori, chissà se parlandone si può contribuire a salvare il dibattito sulla cultura.
Accanto a Piero Zardo di "Internazionale", questa volta, la scrittrice di origine ghanese (ma romana d'adozione) Taiye Selasi. Ci sono tre musei a Roma, Palazzo Doria Panfilj, Museo delle Anime del Purgatorio e Montemartini, che il "New York Times" invita caldamente a visitare, nonostante si collochino fuori dai più famosi 'must' museali romani. «Ci sono posti che aspettano solo di essere scovati dalle persone: io per esempio consiglio l'orto botanico di Roma, è un luogo magico dove io riesco a ritrovare un po' di Ghana», ha detto.
La letteratura può essere solo comica o non comica? Il quotidiano inglese "The Guardian" ha recentemente pubblicato un articolo che riflette su questo tema: in realtà, ci possono essere molti aspetti comici anche in libri che comici non lo sono affatto e, naturalmente, viceversa. «Secondo me anche il mio romanzo è divertente! - ha detto la Selasi - anche se forse è difficile coglierlo: la letteratura per me è grave, ma non seria».
E che cosa cambia quando per leggere si preferiscono gli e-book alla carta? Notizia delle ultime ore è che Amazon ha deciso, per ogni libro acquistato, di offrirne in regalo anche la copia digitale. Ma l'autrice ghanese non si sente particolarmente a suo agio in quest'ottica: «So che dovrei accettare di vivere pacificamente in questo secolo, ma amo troppo l'esperienza del libro come oggetto».
Accanto a Piero Zardo di "Internazionale", questa volta, la scrittrice di origine ghanese (ma romana d'adozione) Taiye Selasi. Ci sono tre musei a Roma, Palazzo Doria Panfilj, Museo delle Anime del Purgatorio e Montemartini, che il "New York Times" invita caldamente a visitare, nonostante si collochino fuori dai più famosi 'must' museali romani. «Ci sono posti che aspettano solo di essere scovati dalle persone: io per esempio consiglio l'orto botanico di Roma, è un luogo magico dove io riesco a ritrovare un po' di Ghana», ha detto.
La letteratura può essere solo comica o non comica? Il quotidiano inglese "The Guardian" ha recentemente pubblicato un articolo che riflette su questo tema: in realtà, ci possono essere molti aspetti comici anche in libri che comici non lo sono affatto e, naturalmente, viceversa. «Secondo me anche il mio romanzo è divertente! - ha detto la Selasi - anche se forse è difficile coglierlo: la letteratura per me è grave, ma non seria».
E che cosa cambia quando per leggere si preferiscono gli e-book alla carta? Notizia delle ultime ore è che Amazon ha deciso, per ogni libro acquistato, di offrirne in regalo anche la copia digitale. Ma l'autrice ghanese non si sente particolarmente a suo agio in quest'ottica: «So che dovrei accettare di vivere pacificamente in questo secolo, ma amo troppo l'esperienza del libro come oggetto».