06/09/2013 - Le pagine della cultura
LE PAGINE DELLA CULTURA
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Che cosa ne sarà domani delle pagine culturali, quando molti giornali saranno probabilmente scomparsi e altri si saranno definitivamente trasferiti sulla rete, entrando in concorrenza con nuovi spazi - meno controllati e più partecipati - di critica, promozione, confronto, proposta? Festivaletteratura inizia le sue giornate proprio da "Le Pagine della Cultura", cercando di capire - con l'aiuto di alcuni degli ospiti internazionali presenti a Mantova - quali sono le riflessioni, i libri, gli eventi artistici che stanno catalizzando l'attenzione dell'opinione pubblica nelle diverse aree del pianeta e soprattutto come sta cambiando il modo di raccontare la cultura, stanti le trasformazioni in atto nel mondo dell'informazione.
L'evento "Le pagine della cultura" ha subito le variazioni rispetto a quanto riportato sul programma.
Originariamente era prevista la presenza di Alberto Notarbartolo, sostituito in seguito da Piero Zardo.
L'evento "Le pagine della cultura" ha subito le variazioni rispetto a quanto riportato sul programma.
Originariamente era prevista la presenza di Alberto Notarbartolo, sostituito in seguito da Piero Zardo.
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Privacy, tecnologia e pregiudizio: ecco i temi principali al centro de "le Pagine della Cultura" di venerdì 6 settembre.
In un dialogo informale ma vivace tra il giornalista Piero Zardo e Juan Villoro, scrittore e giornalista messicano, si è partiti da una recente notizia del "New York Times" riguardante la pubblicazione della biografia e del film su Salinger, celeberrimo autore de "Il giovane Holden", il cui ruolo determinante nella formazione di moltissimi giovani è ormai cosa nota. Questa scelta viene descritta dal quotidiano americano come una vendetta verso il mondo dei media, verso questa società (talvolta fin troppo) ricca di stimoli e di informazioni che può creare anche imbarazzo. Eppure questa scelta viene in qualche modo esaltata e non esclude un aumento di popolarità dell'autore che la rifugge: «Il mondo ha la tendenza ad amare chi rifiuta il mondo - ha detto Villoro - e si assiste alla creazione di una mitologia contemporanea che non è altro che una forma alternativa di pubblicità, come è accaduto anche per Che Guevara». Una scelta di privacy, insomma, che però non sembra avere esattamente il sapore di una scelta di autentico isolamento.
Di stimoli, appunto, e di ogni tipo. Ivi comprese le diverse forme nelle quali oggi un libro può essere fruito. Il Kindle Singles è l'ultima trovata di Amazon, la cui notizia è stata data di recente dal "The Guardian", ed è un e-reader concepito esclusivamente per i cosiddetti romanzi brevi o racconti lunghi, da molti descritto come la vera novità dell'editoria. Villoro ha provato a immaginare un mondo al contrario, in cui la carta arriva dopo il supporto elettronico e costituisce una novità assoluta perché meno costosa (anche se, forse, solo in apparenza), meno dispendiosa in termini di elettricità e senza alcun dubbio molto più romantica da regalare. La conclusione per molti rassicurante, è che la carta non sarà facilmente spazzata via dalla tecologia, anzi, ne verrà probabilmente valorizzata: «La carta esisterà finché ci saranno mani disposte a passarsi tra loro dei libri» ha detto lo scrittore messicano.
Prospettive che cambiano. Come quella degli omosessuali, «da sempre radicali e innovatori, ora rivendicano fortemente il loro diritto alla normalità», ora si scontra con lo scarto tra realtà e mentalità. La realtà dice che le leggi in varie parti del mondo cominciano a essere scritte, eppure il pregiudizio resiste e talvolta in maniera profonda. Arriveranno, mai, tempi migliori?