05/09/2014 - La terra fragile. Focus sulla letteratura palestinese

LA POESIA DELLA TERRA

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«Il soldato con la kippa non sembra per niente confuso e il suo fucile è scintillante (...). Il suo fucile ci ha portato via la terra della poesia per lasciarci la poesia della terra. Nel suo pugno la terra, nei nostri pugni un miraggio». Considerato uno dei maggiori scrittori di lingua araba, Mourid Barghouti inizia la sua ininterrotta esperienza dell'esilio a poco più di vent'anni, quando la guerra del 1967 lo sorprende fuori dal proprio paese. Ho visto Ramallah è la prosa poetica a cui Barghouti ha consegnato i ricordi della sua giovinezza e le immagini di una Palestina che sopravvive solo attraverso la scrittura, un libro che Edward Said ha definito come uno dei resoconti più affascinanti e lirici che siano mai stati scritti sulla diaspora palestinese.

Dialoga con lui Wasim Dahmash, ricercatore di Lingua e letteratura araba presso l'Università di Cagliari.
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