06/09/2014
LASCIARE IL SEGNO. Biografie per immagini
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ragazzi dai 12 anni in su
Kurt Cobain, Primo Levi, Marie Curie, Franca Viola, Miriam Makeba sono alcuni degli ospiti d'onore di questo incontro dedicato alle biografie a fumetti. Con la regia dello scrittore Fabio Geda, saranno infatti rievocate le vite di personaggi più o meno popolari che hanno lasciato un segno. E che proprio grazie a un segno, quello di Tuono Pettinato (Nevermind), Pietro Scarnera (Una stella tranquilla), Assia Petricelli e Sergio Riccardi (Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative), riveleranno appieno le loro esistenze straordinarie ai lettori di tutte le età.
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Italiano
Scrivere biografie speciali, biografie 'a fumetti'. Ecco cosa accomuna Assia Petricelli, Sergio Riccardi, Pietro Scarnera e Tuono Pettinato. Lo scrittore Fabio Geda interroga gli autori sui loro percorsi nell'arte del fumetto e della scrittura: «Sono un autodidatta totale» spiega Riccardi.«Da ragazzo pensavo che stare seduto a un tavolo a scrivere fumetti fosse noioso, così sono diventato uno scenogafo. Col tempo disegnare è diventata un'esigenza e la collaborazione con Assia mi ha dato l'opportunità di esprimere le mie idee». Tuono Pettinato pensa che la cinematografia (studiata al DAMS) abbia influenzato il suo modo di raccontare le storie, in cui tratta argomenti drammatici con leggerezza e umorismo, narrandoli sotto forma di 'fiaba'. Scarnera attribuisce al fumetto la capacità di mostrare dei fatti senza rappresentarli realisticamente, permettendo una delicatezza che con la fotografia e il cinema non sempre si riescono a mantenere. Con il suo ultimo libro "Una stella tranquilla" vuole andare oltre lo sconcerto che la morte (suicidio?) di Primo Levi ha lasciato all'opinione pubblica e far riscoprire l'umanità dello scrittore. Biografie che possono anche essere sfruttate all'interno della classe, per far scoprire in una forma più accattivante temi importanti, e talvolta sconosciuti, ai ragazzi ("Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative" di Petricelli e Riccardi ne è la prova). Anche Fabio Geda dà il suo parere sull'argomento, definendo il fumetto «la forma più intergenerazionale in cui una storia può essere raccontata» e consigliando a tutti di avvicinarsi al mondo dei fumetti, non considerandoli oggetti 'da poco' solo perché di basso costo, ma luoghi dove ampliare le proprie conoscenze.