11/09/2015 - La scrittura in scena
ASCOLTAMI
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Lucia Calamaro è riuscita a stupire il mondo teatrale italiano con una serie di spettacoli apparentemente autobiografici, di introspezione psicoanalitica, in cui a imporsi come elemento centrale è nientemeno che la parola. "Tumore", "Magick", "L'Origine del mondo" (vincitore di tre premi Ubu), "Diario del tempo" sono lavori che mettono in scena vicende quotidiane in cui trova spazio il vagare fluido dei pensieri, un flusso di coscienza che trascina con sé tanto le questioni forti quanto i detriti della vita di tutti i giorni. Nella sua lingua «autoriale, fluviale a tratti, che ricuce finalmente lo strappo che si era creato in Italia tra letteratura e teatro», come ha scritto il critico Graziano Graziani, si mescolano «il banale, l'irritazione ingiustificata, la riflessione più elevata», creando spesso un effetto comico in un contesto di inquietante iperrealismo.
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