08/09/2016

UNA VOCE SOLTANTO. Nelly Sachs e l'incontro con un Dio calato nell'alfabeto

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Nel momento cruciale della morte della madre e dell'arrivo delle notizie sullo sterminio degli ebrei d'Europa, Nelly Sachs intraprende una personalissima lettura dello "Zohar". L'avvicinamento alla mistica ebraica aprirà alla poetessa tedesca la strada di un immaginario poetico-religioso capace di tenere uniti vivi e morti nelle «vene del linguaggio». Il tema verrà quindi contestualizzato da un mirato approfondimento sulla situazione degli intellettuali ebrei di lingua tedesca nell'immediato dopoguerra. A confrontarsi sul tema sono Anna Ruchat, curatrice di "Lettere dalla notte" e della "Corrispondenza" tra Sachs e Paul Celan, lo studioso dello "Zohar" Giulio Busi e la sociologa del giudaismo Silvana Greco, docente presso la Freie Universität Berlin.
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