09/09/2016

ORWELL AD ALGERI

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2084, l'anno che dà il titolo all'ultimo romanzo di Boualem Sansal (vincitore nel 2015 del Grand Prix du roman de l'Académie française) richiama - non a caso - il capolavoro orwelliano della letteratura distopica. L'idea di un regime totalitario che ha cancellato la storia e le lingue precedenti è venuta all'autore dagli avvenimenti che ha visto con i propri occhi «nella vita di tutti i giorni in Algeria», dove le autorità hanno ostracizzato le sue pubblicazioni, trattandolo alla stregua di un paria, e i gruppi fondamentalisti minacciano costantemente lui e i suoi familiari. Al centro della narrazione c'è l'Impero di Abistan, una dittatura immaginaria la cui guerra contro la 'miscredenza' porta chiari riferimenti a talune derive radicali dell'Islam contemporaneo. Lo incontra l'esperto di cultura araba Alessandro Vanoli.
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