L’INTUITO NON È ARTIFICIALE
In un mondo sempre più automatizzato, dove applicazioni basate sulla ormai tanto discussa intelligenza artificiale producono testi o opere d'arte forse al pari di quelle create dall'uomo, è lecito pensare – oltre agli interrogativi etici – che le macchine siano arrivate a sorpassare le capacità di calcolo del cervello umano? Secondo il neuroscienziato tedesco Gerd Gigerenzer la risposta è no: «Il fatto che i computer battano gli essere umani a scacchi e che la loro potenza di calcolo cresca ogni anno non porta alla conclusione che presto faranno ogni cosa meglio di noi. Se le condizioni sono stabili, allora l'IA può prendere il sopravvento, ma se intervengono variabili e fattori inaspettati allora i big data possono condurci fuori strada». L'autore di Perché l'intelligenza umana batte ancora gli algoritmi sottolinea l'importanza dell'intuizione, «dono sacro» ben separato dal «fedele servo» che è la mente razionale, per citare Albert Einstein. Lo incontra lo scrittore e chimico Marco Malvaldi (La direzione del pensiero).
L'autore parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.
In collaborazione con Goethe-Institut Mailand.
Inglese