MEMORIA CHE OSCILLA DALL’OVEST ALL’EST

Era il lontano 2005 e sul palco di Festivaletteratura, nella rassegna per autori esordienti Scritture Giovani, saliva Antje Rávik Strubel, divenuta – a distanza di anni – una tra le più apprezzate scrittrici tedesche contemporanee. Vincitrice con Donna blu nel 2021 del Deutscher Buchpreis, Strubel è da sempre impegnata nelle sue opere a porre l'attenzione su temi cruciali quali la violenza di genere e la questione femminile, ma soprattutto a costruire una riflessione sul rapporto tra Europa dell'est e dell'ovest, dalla caduta del Muro fino ai tragici eventi di questi ultimi anni. Nei suoi romanzi (Sotto la neve, Tupolev 134) c'è sempre un movimento dei personaggi su questa direttiva, una fuga da o verso qualcosa che porta a riscoprire una memoria condivisa di conflitti mai del tutto sopiti, anche se ufficialmente chiusi nella contabilità della Storia. Ne parla al pubblico con Federica Manzon.

L'autrice parlerà in tedesco, con interpretazione consecutiva in italiano.

In collaborazione con Goethe-Institut Mailand. Incontro promosso nell’ambito del programma di sovvenzione alla traduzione Litrix.de del Goethe-Institut.