Piretto, Gian Piero
Persona
Gian Piero Piretto al Festivaletteratura 2015 - ©Festivaletteratura
Dopo la laurea in Lingue e letteratura russa all'Università di Torino, Gian Piero Piretto, classe 1952, ha ricoperto incarichi di insegnamento nelle università di Bergamo e Parma. Dal 1994 al 2018 è stato docente di Cultura russa e Metodologia della cultura visuale all'Università Statale di Milano. Oltre che traduttore, per vari editori, delle edizioni in lingua italiana di opere di Čechov (Teatro, I racconti della maturità), Okudþzava (Arbat mio Arbat), Popov (Strane coincidenze) e Gavrilov (Alle soglie della vita nuova), ha firmato importanti studi sulle città russe nella storia della letteratura (Derelitti, bohemiens e malaffari. Il mito povero di Pietroburgo, Da Pietroburgo a Mosca). Il suo ambito privilegiato di ricerca è la storia della cultura sovietica: nei suoi saggi ha attinto a un vasto corpus di apparati iconografici e musicali, con un approccio parimenti attento sia alla propaganda politica nell'età staliniana (Gli occhi di Stalin) che alla cultura di massa dell'ex-CCCP (Il radioso avvenire. Mitologie culturali sovietiche, La vita privata degli oggetti sovietici, Indirizzo: Unione Sovietica). Nel 2014 ha curato Memorie di pietra, un volume scritto a più mani che prende in esame la monumentalità totalitaria a partire da una serie di casi architettonici, seguito nel 2018 da Quando c'era l'URSS. 70 anni di storia culturale Sovietica, riedizione rivista e arricchita del precedente Il radioso avvenire che ripercorre l'epopea sovietica dagli albori al declino. Nel 2020 ha pubblicato la guida Vagabondare a Berlino. Itinerari eccentrici tra presente e passato.
(foto: © Festivaletteratura)
After graduating in Literature and Russian Language at Turin University, Gian Piero Piretto, born in 1952, taught in various universities including Turin, Bergamo and Parma. Since 1994, he has been a teacher of Russian culture and methodology of visual culture at Università Statale in Milan. Besides being a translator for various publishers of works by Čechov ("Tutto il teatro"), Okudþzava ("Arbat mio Arbat"), Popov ("Strane coincidenze") and Gavrilov ("Alle soglie della vita nuova") he also wrote many books on the history of Russian literature ("Derelitti, bohemiens e malaffari. Il mito povero di Pietroburgo", "Da Pietroburgo a Mosca". The Soviet era is another of his favourite subjects. In 2014, he edited "Memorie di pietra" a volume written in collaboration with other writers dealing with totalitarian monumentality starting from a few architecture cases.