Palazzo del Seminario Vescovile, Auditorium

Via Fratelli Cairoli, 20, Mantova

Situato a pochi metri dal Duomo, in Via Cairoli, si erge il Palazzo del Seminario. Sebbene la Diocesi mantovana avesse già avuto una scuola sacerdotale nell'ambito della Cattedrale, l'istituzione del Seminario vero e proprio risale alla fine del '500. Il vescovo Francesco Gonzaga, infatti, mise a disposizione a tale scopo il piano terra dell'episcopio medievale. Quella sede, che dopo la Seconda Guerrra Mondiale ospitò prima una scuola elementare ed oggi una scuola media, fu integrata con l'acquisto di edifici attigui per formare un chiostro e rendere il complesso adatto ad una vita autonoma e di raccoglimento.

Nel 1823 la Curia divenne proprietaria del Palazzo Marchesi Bianchi di Piazza Sordello e vi trasferì la sede vescovile. Il Seminario poté quindi ampliarsi e il palazzo fu rinnovato a questo scopo. L'architettura medievale lascia spazio alla struttura neoclassica del progetto di Giovan Battista Vergani, che realizzò la facciata neoclassica rettilinea che possiamo osservare tutt'oggi e la cui costruzione comportò l'abbattimento del Voltone del Vescovado. A partire dal 1958, il Vescovo Antonio Poma fece demolire il Seminario ottocentesco e diede inizio alla realizzazione di un nuovo complesso. Del precedente edificio si salvarono solo la facciata, il chiostro e i muri ad essi paralleli.

Sull'area dell'attuale Seminario, anticamente sorgeva la chiesa di San Paolo, probabilmente la prima Cattedrale della città, che ospitò la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù portata a Mantova dal soldato Longino (attualmente custodita nei Sacri Vasi all'interno della cripta della Basilica di Sant'Andrea). Gli ultimi lavori realizzati sul complesso distrussero quello che restava del tempio e delle mura tardoromane.

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