07/09/2005 - Pagine Nascoste

WRITERS ON THE BORDERS


2005_09_07_PN2100
Evento ripetuto


Docu-film su letteratura e scrittori

Mahmoud Darwish, Maria Nadotti ed Elisabetta Bartuli presentano

di Samir Abdullah, Jose Reynes, Francia/Palestina, 2003, 80' versione in l.o. con sottotitoli


Raccogliendo l'appello del poeta palestinese Mahmoud Darwish, tra i fondatori del Parlamento Internazionale degli Scrittori, un gruppo di membri lo raggiunge nella città assediata di Ramallah, per dimostrare la propria solidarietà e per ascoltare e far sentire le molte voci soffocate dalla guerra. Il film è il diario del viaggio di questa delegazione, composta da scrittori come Bei Dao, José Saramago e Wole Soyinka.
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Arabo
Esiste un mondo variegato e ricchissimo, che dal punto di vista letterario si presenta come uno dei più prolifici del nostro tempo: è lo straordinario mondo della cultura araba. Uno dei più grandi esponenti e interpreti di questa cultura è Mahmoud Darwish, poeta di origine palestinese, che ricopre anche il prestigioso ruolo di membro del Parlamento Internazionale degli Scrittori. Proprio questa sera Darwish è presente a Mantova per accompagnare la proiezione del docu-film "Writers on the Borders" realizzato dal Parlamento Internazionale degli scrittori nel 2002, in un periodo in cui il poeta palestinese era impossibilitato a lasciare Ramallah a causa dell'occupazione israeliana dei territori palestinesi. Così otto scrittori provenienti da quattro continenti si sono uniti in questo viaggio tra le terre della Palestina, per raggiungere il loro amico Darwish. Le parole degli otto poeti/scrittori accompagnano lo spettatore, esprimendo pensieri, opinioni e recitando poesie mentre scorrono le immagini dure di città devastate dalle bombe e intere famiglie palestinesi costrette a lasciare le loro case. Questo viaggio è stato intrapreso per dimostrare che gli scrittori possono e devono compiere azioni concrete, come cercare di portare il dialogo laddove esso è stato ucciso dalla guerra, quella israelo-palestinese, e fare sentire la propria voce, con la forza che solo i poeti sanno dare alle parole.

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