09/09/2006 - Balcanica. Poesia
Abdulah Sidran con Piero Del Giudice e Silvio Ferrari
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Abdulah Sidran, dai suoi primi libri di poesia e soprattutto negli anni dell'assedio di Sarajevo, è il poeta della città. Di formazione occidentale, sceneggiatore di Emir Kusturica ("Ti ricordi di Dolly Bell"; "Papà è in viaggio d'affari"), si nutre della grande tradizione musulmana della sua città ed è poeta europeo al centro del drammatico crocevia storico e culturale dei Balcani. Delle sue opere sono state tradotte in italiano la pièce teatrale "A Zvornik ho lasciato il mio cuore", l'antologia "Sarajevski tabut/La bara di Sarajevo" e "Poesie per Sarajevo". Lo incontrano Piero Del Giudice ("Sarajevo!") e Silvio Ferrari, traduttore dell'opera di Sidran. Durante l'evento si terrà la proiezione di 30' di documenti per immagini e filmati su Sarajevo curati da Sidran.
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Italiano
Il Salone Mantagnesco dell'Università di Mantova ospita una delle grandi voci della poesia balcanica: Abdulah Sidran, affiancato dal giornalista Piero Del Giudice e dal suo traduttore Silvio Ferrari. Il poeta, drammaturgo e sceneggiatore di due film di Emir Kusturica ("Ti ricordi di Dolly Bell" e "Papà è in viaggio d'affari") ha fatto ridere, ma anche commuovere e riflettere. Testimone dell'assedio di Sarajevo, canta la grandezza e la bellezza della città, nell'agonia e nella speranza, attraverso le raccolte "Sarajevski tabut/La bara di Sarajevo" e "Poesie per Sarajevo". Fa sorridere un suo testo, letto anche in originale dal poeta stesso, in cui ricorda con ironia la severità di una prof.ssa di tedesco che lo ha però portato a scegliere la carriera letteraria. E fa riflettere l'altra lirica presentata, in cui si racconta il sogno di una letteratura mondiale. Alla domanda finale del pubblico sulla possibilità di una vera educazione all'interculturalità e quindi di una letteratura che abbracci le differenze e le identità, risponde che serve la speranza, e che, per i nostri figli e nipoti, il mondo sarà sicuramente migliore.