09/09/2006 - Balcanica

L'ALBANIA TRA DESTINO E DESTINAZIONE


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Il cammino dell'Albania dopo gli anni bui del regime comunista appare ancora fortemente incerto. Gli scritti di Fatos Lubonja, uno degli intellettuali più lucidi nella denuncia dell'attuale situazione politica ("Intervista sull'Albania"), e di Ornela Vorpsi, artista e fotografa impostasi nella narrativa con Il paese dove non si muore mai, ci rimandano l'immagine di un paese che fatica a pensare a un orizzonte condiviso preferendo spesso delle scorciatoie personali. Un confronto tra due delle voci più significative del panorama culturale albanese.

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È la raccolta chiesa di Santa Maria della Vittoria ad ospitare, sotto il soffito recentissimamente ristrutturato l'incontro tra Ornela Vorpsi e Fatos Lubonja. I due scrittori albanesi si confrontano con il pubblico attento e partecipe spaziando tra vari argomenti. Per Lubonja, l'uomo che ha fatto del suo destino una destinazione, è infatti impossibile non parlare della condizione socio-economica del suo paese, della sua storia, della dittatura e della condizione presente, dei motivi che impediscono all'Albania di risollevare il proprio destino e dell'immirazione. Vorpsi, con la sua voce dal marcato accento francese, preferisce invece concentrarsi su argomenti più squisitamente letterari, la lingua, i suoi romanzi, la poetica. Dell'Albania ha un ricordo, che tiene chiuso da qualche parte. E non ci torna. Ma solo perché non è una viaggiatrice.

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