06/09/2008 - Comizi
SULLE ISTITUZIONI UMANE
2008_09_06_COM1730
Comizio di François-Marie Arouet, detto Voltaire, per la voce di Davide Longo
«Se questo è il miglior mondo possibile, come saranno mai gli altri?» Considerati i gravi problemi che affliggono il mondo d'oggi, Festivaletteratura ha invitato alcuni dei massimi autori della letteratura di tutti i tempi a pronunciare (per la voce di alcuni colleghi contemporanei) un'orazione di alto profilo civile e morale. Più d'uno tra coloro che interverranno avrà modo di stupirsi, sentendo come le loro parole mantengano inalterati vigore e attualità. Da un'idea della redazione della rivista "Primo Amore".
«Se questo è il miglior mondo possibile, come saranno mai gli altri?» Considerati i gravi problemi che affliggono il mondo d'oggi, Festivaletteratura ha invitato alcuni dei massimi autori della letteratura di tutti i tempi a pronunciare (per la voce di alcuni colleghi contemporanei) un'orazione di alto profilo civile e morale. Più d'uno tra coloro che interverranno avrà modo di stupirsi, sentendo come le loro parole mantengano inalterati vigore e attualità. Da un'idea della redazione della rivista "Primo Amore".
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Italiano
In Piazza Mantegna, alle17:30, Francois-Marie Arouet, detto Voltaire, racconta il suo "Candido", attraverso la voce di Davide Longo. Il tutto inizia in Vestfalia, nel castello di un ricco barone dove Candido si innamora di Curegonda e conosce il filosofo Pangloss. Cacciato da corte, l'avventuroso protagonista finisce arruolato nell'esercito bulgaro, combatte contro gli Abari, si ritrova ad Amsterdam, fa naufragio mentre viaggia verso Lisbona, cade vittima dell'Inquisizione, raggiunge Buenos Aires, Eldorado, Venezia. A Costantinopoli, infine, Candido si ferma, sposa l'amata Cunegonda e si ritira in una fattoria. Il lavoro tiene lontano vizio, povertà e noia; tutto si risolve come suggeriva Pangloss: «per il meglio».